SIGILLATURE

PRIMA PREVENZIONE DEI DENTI PERMANENTI: SIGILLATURE DI
SOLCHI E FESSURE

COSA SONO? A COSA SERVONO?

La “sigillatura dei solchi masticatori” è una tecnica di prevenzione rapida e indolore che viene eseguita senza richiedere l’uso dell’anestesia e spesso senza l’uso del trapano.  Il sigillante è una speciale resina bianca, a rilascio continuo di ioni fluoro, che viene fatta scorrere all’interno dei solchi occlusali e indurita con lampade alogene al fine sia di impedire al cibo e alla placca batterica di penetrarvi dentro sia di facilitarne la detersione quotidiana.

Le sigillature hanno il compito di proteggere quelle zone nascoste e quindi di difficile pulizia, dove possono annidarsi prima residui alimentari e poi germi con formazione di placca batterica e infine carie. Si effettuano principalmente sui primi e secondi molari permanenti. Raramente anche sui premolari.

PERCHE’ PROPRIO I MOLARI PERMANENTI?

Le superfici masticatorie (o superfici occlusali) dei molari permanenti hanno profondi solchi al cui
interno può infiltrarsi e rimanere intrappolata la placca batterica e la loro posizione scomoda, piuttosto arretrata, che non favorisce la loro corretta detersione. Se poi si considera che i primi molari permanenti, chiamati “denti dei sei anni”, fanno la
loro comparsa ad un’età in cui è massimo il consumo di zuccheri e le manovre d’igiene
orale sono spesso insufficienti, o inadeguate, si spiega perché siano proprio i molari permanenti quelli che
subiscono le più precoci e gravi lesioni cariose.

SI ESEGUONO SEMPRE?

Sarà lo specialista a consigliare o meno le sigillature perchè alcuni denti formano solchi profondi e stretti che sarà
necessario sigillare, altri invece formano solchi meno profondi e svasati che non sono esposti a un
alto rischio di carie.

A CHE ETA’ SAREBBE MEGLIO EFFETTUARLE?

L’efficacia delle sigillature è massima subito dopo l’eruzione del dente permanente. Perciò nel caso dei primi molari permanenti il momento ideale è tra i 6-7 anni, mentre per secondi molari tra i 12-13 anni. Questo per la maggiore suscettibilità alla carie del dente appena erotto che solitamente persiste per i primi due anni dall’eruzione del dente definitivo.